Più garanzie per le società di comodo
Per la Provinciale di Treviso, occorre, a pena di nullità, la previa convocazione del contribuente, nonché la c.d. «motivazione rinforzata»
Gli accertamenti eseguiti al fine di contrastare le c.d. “società di comodo” possono essere inquadrati nell’ambito degli accertamenti antielusivi, con tutto ciò che ne consegue sul versante procedurale.
Il ragionamento effettuato dalla Commissione tributaria provinciale di Treviso con la sentenza 24 febbraio 2011 n. 24, sezione III, costituisce uno spunto di difesa in più per il difensore tributario, utile nella predisposizione del ricorso contro accertamenti fondati sulla disciplina delle società non operative.
Come noto, il contribuente, al fine di evitare l’assoggettamento ai ricavi minimi presunti dall’art. 30 della L. 724/94, può presentare apposito interpello disapplicativo, che, per ciò che concerne la procedura, segue le regole dell’interpello disapplicativo ...
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