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A ottobre, inflazione al 3,4%: pesa l’aumento dell’IVA

/ REDAZIONE

Lunedì, 31 ottobre 2011

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A ottobre, l’inflazione è volata al 3,4%, mettendo a segno un forte balzo in avanti rispetto a settembre, quando era al 3%. Per trovare un tasso così alto bisogna tornare indietro di tre anni esatti, all’ottobre del 2008. D’altra parte, uno scatto di queste dimensioni non si registrava da tempo. Basti pensare che i prezzi al consumo nell’arco di un solo mese sono cresciuti dello 0,6%, come non accadeva dal lontano giugno del 1995. La spinta più decisa ai rincari, come previsto, è arrivata dall’aumento dell’aliquota dell’IVA ordinaria (passata dal 20% al 21%). Incremento che, entrato in vigore il 17 settembre, ha per la prima volta prodotto appieno i suoi effetti a ottobre.

Il termometro dell’ISTAT sui prezzi, stando alle stime preliminari, ha segnato le punte massime in corrispondenza del capitolo energia. La corsa di benzina (+17,8%) e gasolio (+21,2%) non si è fermata, ma questa volta hanno contribuito anche le tariffe del gas (+11,3%), salite dopo l’adeguamento trimestrale comunicato dall’Autorità per l’energia. E a stagione fredda ormai alle porte, si è rialzato anche il prezzo del gasolio da riscaldamento (+16,5%). L’avanzata dell’inflazione, che prosegue senza salti all’indietro da 14 mesi, non risparmia neppure i piccoli piaceri o vizi quotidiani. Ormai sembra senza freni il rincaro della tazzina di espresso, con il caffè salito del 15,9% e lo zucchero del 16% e in deciso aumento risultano anche le sigarette (+7,1%). Ma l’impennata più forte, un altro effetto dell’ultima manovra, è stata registrata dal trasferimento di proprietà auto (+50%). (Redazione)

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