Per un Fisco più semplice, prendiamo esempio dalla Germania
Caro Direttore,
interessante lo spunto del commento del collega Arrigoni (“Negli USA assistenza fiscale gratuita: commercialisti avvisati...”), che condivido pienamente.
Mi piacerebbe lanciare un analogo e contrario messaggio al nostro Fisco: l’assistenza fiscale può essere gratuita o quasi se dall’altra parte c’è un’Amministrazione ragionevole e un sistema semplice, che punisce i furbi ma tratta coi guanti gli onesti.
Vi porto un esempio personale di come, ad esempio, il Fisco tedesco tratta i suoi contribuenti. Mi pregio, infatti, di dover presentare una dichiarazione dei redditi per una quota (minima) di reddito professionale che realizzo in Germania.
Partiamo dal pagamento: le imposte in Germania vengono pagate con semplice bonifico bancario. Bastano importo, codice fiscale e descrizione “a parole” di che cosa si sta pagando. Pensate cosa deve pensare un tedesco di fronte a quel monumento che è il nostro “F24” e alle relative modalità di pagamento.
Gli acconti? Qui sono un vero rebus, anche perché si chiede sistematicamente di aggiornare gli importi per tener conto di cambi di normativa in corso d’anno. In Germania vengono comunicati direttamente dall’ufficio, che li calcola sulla base del dichiarato dell’anno precedente.
Avrete un calo di reddito? Nessun problema: basta comunicarlo all’ufficio, che provvede a una riliquidazione.
La dichiarazione chiude con un credito? Nessun problema: riceverete entro 30 giorni dalla spedizione della stessa una comunicazione che vi chiede gli estremi bancari per il rimborso. E nei successivi 15 giorni vi ritrovate i soldi sul conto corrente.
Ma il bello viene ora.
Mi è capitato di bonificare una rata di acconto in ritardo di qualche giorno. Ricevo di lì a poco (20 giorni) una lettera con la quale mi si chiede 1,50 euro di penalità.
Decido di versare la somma, ma chi mi cura la dichiarazione dice di non preoccuparmi, perché ci penserà lui.
Insisto per pagare, ma il consulente mi blocca.
Tempo 15 giorni ricevo lo sgravio.
Motivo? In considerazione del fatto che pago dall’estero, e che è la prima volta, mi condonano il ritardo.
Che dire: quando devo pagare le imposte in Germania, sorrido…
Giampiero Guarnerio
Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano
Delegato ANDC
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