Enti ecclesiastici: niente esenzione ICI se l’attività è commerciale
La Cassazione ribadisce che gli immobili degli enti religiosi sono esenti dall’imposta solo se dimostrano di non esercitare tale tipo di attività
Affinché gli enti ecclesiastici possano beneficiare dell’esenzione dall’ICI prevista dall’art. 7, comma 1, lett. i) del DLgs. n. 504/1992 non è sufficiente che i loro responsabili certifichino di svolgere le attività che giustificano il diritto al beneficio, ma devono dimostrare che negli immobili non vengono concretamente svolte attività commerciali.
Lo ribadisce la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 23314 – Sezione Tributaria – depositata il 9 novembre scorso.
L’attestazione “a priori” del tipo di attività cui l’immobile è destinato, secondo gli Ermellini, non è sufficiente e nemmeno può essere “scaricato” l’onere di dimostrare l’effettiva attività esercitata all’Amministrazione comunale.
Nella fattispecie considerata,
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