Per la «subordinazione», contano sempre specificità e svolgimento dell’incarico
Non è sufficiente qualificare un lavoratore come subordinato solo perché non esplica in modo peculiare l’attività di membro del CdA
Per verificare l’eventuale esistenza del carattere di subordinazione nell’ambito di un rapporto di lavoro, deve sempre essere valutata la specificità dell’incarico conferito al lavoratore e il modo della sua attuazione.
Ribadendo questo consolidato principio di diritto, la Corte di Cassazione ha accolto, con la sentenza n. 447 di ieri, 16 gennaio 2012, il ricorso di un consigliere di amministrazione di società cui era stata accertata, dai giudici di merito, la qualifica di lavoratore dipendente dalla medesima.
Nel caso di specie, essendo il consigliere di amministrazione anche destinatario di un trattamento pensionistico di anzianità, l’INPS procedeva, in seguito alla sentenza, al recupero della somma indebitamente percepita mediante trattenuta sui ratei mensili, in ragione ...
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