Rivalutazione valida anche con perizia «post» cessione
Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, in contrasto con l’orientamento espresso in passato dall’Agenzia delle Entrate
La rideterminazione dei valori di acquisto dei terreni edificabili e con destinazione agricola, di cui all’art. 7 della L. n. 448/2001 (Finanziaria 2002), è valida ed efficace anche se la perizia è asseverata dopo la cessione dei beni, purché entro il termine di legge. Lo ha stabilito, per la prima volta a quanto ci consta nella giurisprudenza di legittimità, la sezione tributaria della Corte di Cassazione, respingendo, con la sentenza n. 30729 depositata il 30 dicembre 2011, il ricorso dell’Agenzia delle Entrate.
La decisione è importante perché è andata nella direzione opposta alla tesi ministeriale, espressa nella circolare n. 15 del 1° febbraio 2002, secondo cui le plusvalenze conseguite prima della data di redazione e giuramento della perizia sono determinate in base ai criteri
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