Con dichiarazione del coniuge, acquisto dell’immobile fuori dalla comunione
La Cassazione afferma che la dichiarazione sulla provenienza del denaro, resa al momento dell’acquisto, non può, poi, essere ritrattata
Se la moglie, al momento dell’atto di acquisto di un immobile da parte del marito, dichiara che l’acquisto non rientra in comunione, in quanto il prezzo viene pagato con denaro proveniente dalla vendita di beni personali del marito, tale affermazione non può, poi (in sede di separazione), essere smentita mediante la semplice prova contraria, in quanto configura confessione stragiudiziale.
Questo è il principio sancito dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 12197/2012.
Nel caso di specie, in sede di giudizio di separazione tra coniugi, si presentava una questione relativa alla titolarità di un immobile, acquistato in costanza di matrimonio da uno dei coniugi (che allora erano in comunione legale), avente ad oggetto il terreno sul quale, poi, era stata edificata la casa coniugale ...
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