A quanto pare, siamo il Paese delle patate fritte surgelate
Gentile Redazione,
perdonate la banalità, ma sarà il periodo di post trasmissione telematica delle dichiarazioni e di probabile pre inoltro telepatico di tutto il resto che mi spinge a scrivere.
Nel quotidiano di oggi (ieri, ndr) trovo, quasi affiancate, due notizie di pari peso e interesse: i temi del prossimo congresso sul “Commercialista che verrà” e la tanto attesa conferma che l’IVA sul tubero fritto, ma senza impure spezie, è del 4% (si veda “IVA del 4% sulle cessioni di patate prefritte surgelate” del 2 ottobre 2012).
Devo ammettere che ho letto l’intervento di normativa gastronomico-tributaria solo perché, dal titolo, pensavo si trattasse di un altro acuto editoriale del Direttore, che non manca mai di una dose di sapiente ironia. Invece è tutto vero: ci sono volute due Agenzie statali, che hanno prodotto un parere tecnico e una risoluzione di quattro pagine, non so con quale dispendio di uomini e mezzi, per sancire che solo le patate pure, benché surgelate e fritte, godono di IVA ridotta. Le loro cugine, colpevoli di essersi speziate per stimolare i più bassi istinti dei loro estimatori, non sono così evidentemente meritevoli, pur rimanendo nell’alveo degli alimenti (10%) e non in quello dei cosmetici.
Beninteso, i risvolti economici e finanziari possono essere rilevanti per chi opera nel settore, e per i consumatori stessi, ma mi chiedo: come potrà mai essere competitivo un Paese dove energie e risorse delle aziende sono dirottate, da un Legislatore incapace e dal suo braccio operativo non sempre all’altezza, ad inseguire norme astruse, tortuose e proprio per questo foriere di errori? E quale speranza di successo abbiamo noi, che ci ostiniamo a ragionare nei convegni su temi come “fare impresa”, “continuità aziendale” e “diritto d’impresa”?
Ciononostante, come diceva un comico, “è meglio soffrire che essere soffritti”.
Mauro Marelli
Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Como
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Caro Collega,
quanto ad ironia non ne difetti certamente anche tu.
E meno male.
Una risata, prima o poi, li seppellirà.
Enrico Zanetti
Direttore Eutekne.Info
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