Fuori dal plafond le fatture delle operazioni extraterritoriali
Non vanno conteggiate neppure tra quelle che, se superiori al 10% del volume d’affari «rettificato», attribuiscono lo status di esportatore abituale
Le cessioni di beni e le prestazioni di servizi prive del requisito territoriale, da quest’anno soggette all’obbligo di fatturazione previsto dall’art. 21, comma 6-bis del DPR n. 633/1972, sono irrilevanti ai fini sia della verifica dello status di esportatore abituale, sia della formazione del plafond per l’acquisto di beni/servizi senza applicazione dell’IVA.
Tali operazioni, soggette anche a registrazione, concorrono alla determinazione del volume d’affari di cui all’art. 20 del DPR n. 633/1972. Al riguardo, con una modifica all’art. 1, comma 1, lett. a) del DL n. 746/1983, è stato stabilito che, ai fini della verifica dello status di esportatore abituale, indispensabile per avvalersi del plafond, il volume d’affari deve essere assunto ...
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