Alternatività IVA-Registro e obbligo di registrazione non «sovrapponibili»
Non vi è coincidenza tra le operazioni che gli artt. 40 e 5 del Testo Unico sull’imposta di registro considerano non soggette a IVA
Come di recente ricordato dall’Agenzia delle Entrate, nella circ. 29 maggio 2013 n. 18, per gli atti aventi ad oggetto cessioni di beni e/o prestazioni di servizi soggetti ad IVA, l’imposta di registro si applica in misura fissa. Tale importante principio, detto di “alternatività IVA-Registro”, è enunciato dall’art. 40 del DPR 131/86.
In poche parole, il principio di alternatività impedisce l’applicazione contemporanea dell’IVA e dell’imposta di registro proporzionale, disponendo che gli atti “soggetti” ad IVA scontino l’imposta di registro fissa (168 o 67 euro).
Peraltro, lo stesso art. 40 definisce la locuzione “soggetti ad IVA”, includendovi non solo le operazioni imponibili.
Infatti, la norma precisa che, ai fini ...
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