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FISCO

Possibile il condono «incondizionato» sull’omessa notifica dell’accertamento

Per i giudici, non ha rilievo che il vizio di notifica sia infondato, in quanto la ratio del condono prescinde da ciò

/ Alfio CISSELLO

Martedì, 13 agosto 2013

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L’art. 39 comma 12 del DL 98/2011 aveva contemplato, al ricorrere di determinate condizioni, la possibilità, per i contribuenti, di beneficiare di un condono delle liti pendenti, la cui disciplina, salvo peculiari aspetti, rinviava all’art. 16 della L. 289/2002.

Sintetizzando, per beneficiare del condono era necessario che la lite fosse pendente alla data del 31 dicembre 2011, che riguardasse atti emessi dall’Agenzia delle Entrate e che il valore fosse stato non superiore ai 20.000 euro.
Uno dei problemi che, tanto nel 2002 quando nel 2011, emersero concerne la definibilità dei ruoli, siccome la legge consentiva la sanatoria solo degli atti impositivi in senso proprio.

Così, l’Agenzia delle Entrate, con la circolare 48 del 2011, confermando in gran parte le specificazioni ...

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