Sequestrabile alla società il profitto del reato tributario dell’amministratore
Sui beni dell’ente, però, salva l’ipotesi della società-schermo, non è possibile ricorrere al sequestro per equivalente del profitto stesso
Secondo la disciplina attuale, la persona giuridica beneficiaria delle irregolarità tributarie non è “persona estranea al reato” e può essere destinataria di un sequestro preventivo che apprenda, ex art. 321 c.p.p., il “profitto” del reato commesso dall’amministratore, ma non beni diversi aggredibili con lo strumento del sequestro “per equivalente”; ciò a meno che la persona giuridica sia in concreto priva di autonomia e rappresenti solo uno schermo attraverso cui l’amministratore agisce come effettivo e unico titolare dei rapporti giuridici.
La precisazione è fornita dalla Corte di Cassazione, nella sentenza 31 luglio 2013 n. 33182, in relazione alla controversa questione della confiscabilità (e sequestrabilità) dei beni della società in relazione
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