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LETTERE

La costituzione di una srl non è paragonabile agli invii telematici

Venerdì, 4 ottobre 2013

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Spettabile Redazione,
consenta una risposta al dottor Carbone (si veda “I problemi con i notai per le srl semplificate non sono così infrequenti”) da un notaio che si trova a centinaia di chilometri da voi in merito alla costituzione di srl semplificate.

Costituire una srls non significa solo rinunciare agli onorari ma anche spendere, e cioè regalare danaro a qualcuno. Ogni professionista sa quanto costano il personale e lo studio, a cui per i notai si aggiungono tasse e imposte particolari per le quali il legislatore si è “dimenticato” di renderci esenti per le srl semplificate.
È perfettamente comprensibile, dunque, la ritrosia di chi non vuole gettare soldi dalla finestra, fatto che nessuna legge può obbligare nessuno a fare, e se lo fa è assolutamente incostituzionale.

La ritrosia aumenta se si considera che la stipula di una costituzione di srls non può paragonarsi ad un “invio telematico gratuito”, ma è un atto notarile vero e proprio, con tutte le responsabilità e i rischi che ne conseguono. I rischi aumentano notevolmente se si considera l’inderogabilità del modello standard pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, come dà atto il dottor Carbone.

Inderogabilità vuol dire che il modello standard non può essere modificato, è evidente. Orbene, il modello standard non è adatto alle srls, sicché, per costituirle, occorre modificarlo violando l’inderogabilità. Ora sono tutti felici e contenti che il notaio violi la legge che prevede l’inderogabilità per risparmiare qualche euro, ma quando i soci litigheranno o ci saranno concorrenti agguerriti, sicuramente qualche avvocato suggerirà di mandare tutto all’aria, contestando la validità dell’atto notarile, con conseguente richiesta di danni al notaio.

È perfettamente logico, dunque, che il notaio ci pensi su due volte prima di costituire una srls, ma è meno logico che il commercialista non avverta i clienti dei rischi sottostanti alla costituzione di una srl semplificata.


Massimo d’Ambrosio
Notaio in Pescara


***


Gentile lettore,
mi permetto una breve chiosa sulla tematica, visto il gran numero di lettere che abbiamo ricevuto tanto da commercialisti, quanto da notai.

Al di là delle questioni tecniche alle quali abbiamo dato e daremo rilievo sulle pagine di Eutekne.info, è innegabile che la vicenda degli onorari gratuiti risulti quanto meno anomala. La spiegazione che ci siamo dati è che, di fronte al rischio di permettere la costituzione delle società anche senza notaio, i vertici notarili abbiamo avallato (o forse offerto) la prestazione gratuita, con tutte le problematiche giustamente evidenziate da lei e dai suoi colleghi che ci hanno scritto.

Detto diversamente, questo sarebbe il prezzo per poter continuare ad avere un numero di riserve non trascurabile, posto che, se crolla la diga, non si sa dove si va a finire.
Non dimentichiamo che la versione originaria del DL 1/2012 prevedeva, per la costituzione delle srls, la semplice scrittura privata, poi diventata atto pubblico solo in sede di conversione del decreto.

Ovviamente, quanto sopra è una semplice illazione, visto che non abbiamo accesso alle segrete stanze del legislatore e nemmeno a quelle attigue. Senza entrare nel merito della decisione finale, però, se così fosse, gli amici e lettori notai dovrebbero capire la frustrazione di una categoria, quella dei commercialisti, che certe cose se le sogna solo di notte.

Quanto poi alle trasmissioni telematiche (che, ad onor del vero, riguardano anche i notai per quanto di loro competenza), lei tocca davvero un nervo scoperto. Sulla complessità dell’adempimento in sé possiamo anche convenire, meno sui rischi e sui costi. Basti ricordare che per l’omesso o ritardato invio vi è una sanzione a carico dell’intermediario che va da 516 a 5.164 euro.

Non male per essere semplici “postini telematici”. Ovviamente, il riferimento al postino telematico è voluto in quanto ricorda un momento non felicissimo nei rapporti tra commercialisti e notai. Ora le cose sono cambiate di molto (al vertice dei commercialisti c’è addirittura un notaio), ma dalle lettere di entrambi filtra ancora un certo antagonismo, che, se fosse reale, risulterebbe fortemente avulso dall’attuale contesto economico e sociale del Paese.

Qui il problema è trovare qualcuno che abbia la voglia e il coraggio di costituire le srl, non capire se sia meglio farle costituire da un commercialista o da un notaio.


Michela Damasco
Direttore Eutekne.info

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