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Con pagamento parziale, il valore di registro non ridetermina la plusvalenza

Per la Regionale di Torino l’Ufficio non può utilizzare tale valore se l’acquirente ha pagato solo una minima parte di quanto pattuito

/ Alessandro BORGOGLIO

Lunedì, 21 ottobre 2013

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L’Ufficio non può utilizzare il valore determinato ai fini dell’imposta di registro per accertare la plusvalenza derivante dalla cessione d’azienda, se l’acquirente ha pagato solo una minima parte di quanto pattuito. Lo ha stabilito la C.T. Reg. di Torino, con la sentenza 122/1/13 del 3 ottobre scorso.

La questione affrontata dai giudici piemontesi è quella ormai ben nota per cui, in alcuni casi, a seguito di controllo della cessione d’azienda ai fini delle imposte d’atto, l’acquirente definisce in adesione o per acquiescenza il valore venale determinato dall’Ufficio. Quest’ultimo, quindi, forte di tale conferma dell’importo così convalidato da una parte contrattuale, notifica un accertamento parziale ex art. 41-bis del DPR 600/1973 ...

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