L’Agenzia potrebbe inviare via PEC le raccomandate sui controlli dei 730
Gentile Redazione,
oggi (ieri, ndr) ho ricevuto una raccomandata, come praticamente ogni anno, dalla Direzione regionale dell’Agenzia della Lombardia, spedita tramite Poste italiane.
Mi informano dei controlli inerenti un modello 730 da me inviato. Controllo. Verifico. Tutto a posto. Tiro un sospiro di sollievo.
Poi però mi soffermo a pensare. La raccomandata me l’hanno inviata in formato cartaceo. Il costo, per noi comuni mortali, è di 4,30 euro.
Ipotizziamo che solo la DRE Lombardia spedisca 10.000 raccomandate l’anno (una, credo, a ogni professionista solo per questo genere di controlli). In tutto, fanno 43.000 euro.
Immagino che tutte le Direzioni regionali faccia lo stesso. Magari hanno meno volume. Stimiamo prudenzialmente di moltiplicare il numero in totale per 10. Arriviamo così a 430.000 euro.
Esiste la posta elettronica certificata, di cui ogni professionista è obbligatoriamente dotato per legge. Anche la DRE è dotata di PEC.
Questa è solo una goccia, lo so, ma basta proprio poco per non sprecare i soldi pubblici.
Augusto Fumagalli
Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Como
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