Per il registro, la riqualificazione degli atti guarda all’operazione complessiva
Secondo la Suprema Corte, necessaria una disamina globale degli elementi derivanti da tutti gli atti che si inseriscano nell’operazione
Il conferimento di azienda seguito dalla cessione delle partecipazioni ricevute, in cambio, dalla conferente può essere riqualificato in atto di cessione d’azienda senza necessità di rinvenire un intento elusivo, ma solo facendo applicazione dell’art. 20 del DPR 131/86, che consente di valutare l’intento complessivamente sotteso a operazioni compiute anche con molteplici atti.
Questo è uno dei principi enunciati dalla Corte di Cassazione, nella sentenza n. 28259 di ieri.
La sentenza affronta una questione che è stata (ed è) spesso oggetto di contenzioso tributario, ovvero la possibilità di riqualificare in atto di cessione di azienda l’operazione societaria che si realizza in presenza di un atto di conferimento di azienda (o ramo di essa) seguito dalla cessione delle quote ...
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