Studi di settore ridotti se la professione è part-time
Per il giovane professionista impegnato in altre attività il tempo ridotto dedicato alla professione prevale sulle capacità personali profuse nella stessa
La Cassazione torna ad occuparsi di studi di settore per ribadire l’importanza della valutazione del “fattore tempo” in sede di applicazione dello strumento presuntivo.
Il caso di cui si occupa la sentenza n. 3943, depositata ieri, riguarda un avvocato che esercitava la professione in forma autonoma da pochi anni e che, contestualmente, aveva assunto incarichi come giudice tributario, oltre a svolgere un’attività di lavoro dipendente come educatore.
Il ricorso presentato dal professionista evidenziava come la sentenza di secondo grado non avesse tenuto in debito conto la sua situazione specifica, di fatto, svalutando l’incidenza del “fattore tempo” nella determinazione del maggior reddito presunto relativo ad una professione che veniva svolta part-time. ...
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