Da rettificare l’IVA dovuta su acconti per operazioni fraudolente non perfezionate
Tale rettifica non è lesiva del principio di neutralità anche quando il fornitore non ha «ridotto» l’operazione emettendo una nota di variazione
Ai fini della detrazione dell’IVA assolta su eventuali acconti, è necessaria la concreta effettuazione dell’operazione sottostante. In sintesi, i principi di di esigibilità e detrazione dell’imposta devono essere contemperati con il rispetto del manifestarsi del fatto generatore e della buona fede del soggetto che li invoca. Lo ha affermato la Corte di Giustizia Ue (sentenza 13 marzo 2014, causa C-107/13).
È importante rilevare, visto l’interesse dell’Italia sulla questione, che anche il nostro Governo (come altri) ha presentato proprie osservazioni al riguardo nel corso del procedimento.
La domanda di pronuncia pregiudiziale – posta nell’ambito di una controversia sorta tra una società di diritto bulgaro e la locale Amministrazione finanziaria – si riferisce ...