Non sempre i «fatti successivi» richiedono la modifica del bilancio
Si deve tener conto dei fatti che mettono in evidenza condizioni già esistenti alla data di riferimento del bilancio, ma non è sempre agevole individuarli
Nella chiusura del bilancio 2013, occorre anche tenere in considerazione di alcuni fatti che si sono manifestati nell’esercizio successivo. A tal proposito, l’OIC 29 qualifica i “fatti intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio” quei fatti che, sia positivi, sia negativi, si manifestano tra la data di chiusura e la data di formazione del bilancio d’esercizio (di norma coincidente con la data di redazione del progetto di bilancio da parte dell’organo amministrativo).
È necessario tenere conto nel bilancio soltanto dei fatti successivi che mettono in evidenza condizioni che esistevano già alla data di riferimento del bilancio, ma che si manifestano solo dopo la chiusura dell’esercizio e grazie a tali maggiori o nuove informazioni si rende necessaria ...
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