Imposta di registro doppia per il negozio simulato
La Corte di Cassazione ha confermato un orientamento consolidato
La sentenza che dichiari la simulazione – tanto assoluta quanto relativa – di un contratto ad effetti reali è soggetta ad imposta di registro in misura proporzionale, ponendo in essere, ai fini tributari, un “ritrasferimento” del bene oggetto del precedente contratto simulato.
L’orientamento della Cassazione in merito si è consolidato molto tempo fa (si vedano Cass. 6228/81; Cass. 2633/83) ed è giunto immutato fino ad oggi, con qualche pronuncia in senso opposto emessa dalla Commissione tributaria centrale (si vedano le sentenze n. 6312 del 16 dicembre 1997 e n. 1243 dell’11 marzo 1998). Da ultimo, lo ha chiarito anche la Suprema Corte, nella sentenza n. 14197, depositata il 23 giugno 2014.
A dispetto della sbrigativa motivazione della sentenza 14197/2014, si ritiene che ...
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