Sulle sanzioni per l’IVA all’importazione, «suggerimenti» europei
L’assolvimento dell’imposta mediante reverse charge, senza introduzione fisica dei beni in deposito, non legittima la pretesa dell’IVA all’importazione
La recente sentenza della Corte di Giustizia Ue 17 luglio 2014, causa C-272/13, ha “riacceso” il dibattito sulle sanzioni applicabili nel caso in cui l’IVA sia assolta secondo modalità differenti da quelle previste dalle disposizioni nazionali, configurando una violazione che non incide sulla determinazione e liquidazione del tributo. La Corte ha, così, fornito preziose indicazioni di cui il legislatore potrà tenere conto in vista della ridefinizione delle sanzioni in materia di IVA prevista in autunno nell’ambito della delega per la riforma fiscale di cui alla L. n. 23/2014.
Nel caso trattato dai giudici, l’importatore aveva immesso beni in un deposito IVA, senza che fosse soddisfatto il requisito della “materiale introduzione” della merce, provvedendo ...
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