Confisca per equivalente «valida» anche con concordato preventivo
L’ammissione alla procedura non ha rilevanza perché il debitore non perde completamente la proprietà dei propri beni
Nelle aule di giustizia e nella fase delle indagini, quando si proceda per illeciti tributari, è costante il ricorso alla confisca per equivalente – ed al preventivo sequestro – dei beni del responsabile del delitto. Può ritenersi infatti che ogni qualvolta un soggetto sia indagato o imputato per un reato fiscale e non si possano aggredire e sottrarre a costui proprio quei beni, quelle utilità, che egli ha ottenuto grazie all’illecito realizzato, è comunque possibile che vengano in capo al medesimo confiscate somme, beni, immobili di valore equivalente al profitto derivante dal reato. Nonostante questo continuo ricorso all’istituto in parola, diversi profili di incertezza rimangono intorno alle concrete modalità con cui lo stesso debba operare.
Un dubbio si riscontra quando l’ ...
Vietata ogni riproduzione ed estrazione ex art. 70-quater della L. 633/41