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CNDCEC contro la voluntary disclosure: «Procedure complesse e onerose»

Le simulazioni effettuate dalla Fondazione di categoria dimostrano che il costo delle operazioni può sfiorare anche il 100% del capitale

/ Savino GALLO

Mercoledì, 10 dicembre 2014

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A cinque giorni di distanza dalla definitiva approvazione in Senato del relativo disegno di legge (si veda “Il Senato approva definitivamente la voluntary disclosure” del 5 dicembre), i commercialisti tornano a mettere in guardia sul “rischio flop” delle procedure di collaborazione volontaria per il rientro dei capitali illecitamente costituiti e detenuti all’estero. Questa volta, lo fanno con numeri e simulazioni effettuate dalla Fondazione nazionale di categoria (FNC), che dimostrano come i costi complessivi dell’operazione, in alcuni casi, possano essere talmente onerosi da scoraggiare i contribuenti all’adesione, nonostante la prospettiva di poter ottenere dei benefici dal punto di vista penale.

I costi, infatti, sono legati a diverse variabili quali

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