Il mutamento giurisprudenziale non lede il «legittimo affidamento»
Lo chiarisce la Corte di Cassazione, ricordando che, in Italia, i precedenti giurisprudenziali non sono vincolanti
Il contribuente non può sottrarsi all’applicazione di un orientamento giurisprudenziale, affermando che una precedente giurisprudenza, nella quale egli aveva fatto “legittimo affidamento”, affermasse un principio diverso. Questo, in breve, è il principio desumibile dalla sentenza della Cassazione n. 174/2015, depositata ieri, 9 gennaio.
La pronuncia della Suprema Corte, pur scaturendo da una questione di tipo fiscale (concernente, in particolare, l’agevolazione prima casa e la proroga dei termini per l’accertamento prevista dall’art. 11 comma 1 ultimo periodo della L. 289/2002 per i contribuenti che non si siano avvalsi del condono) affronta un’interessante problematica di carattere generale, avente ad oggetto l’efficacia degli orientamenti giurisprudenziali ...
Vietata ogni riproduzione ed estrazione ex art. 70-quater della L. 633/41