Italia e Liechtenstein hanno firmato l’accordo fiscale
Disclosure meno cara per le attività depositate nel Principato, al pari di quanto avverrà per i rapporti con la Svizzera
Dopo la firma del Protocollo aggiuntivo del 23 febbraio 2015 con la Svizzera, il Governo italiano ha concesso il bis nel pomeriggio di ieri, 26 febbraio, siglando un apposito accordo per lo scambio di informazioni con il Liechtenstein.
Anche per le attività depositate nel Principato confinante con la Confederazione Elvetica (normalmente veicolate in strutture come Anstalt o Stiftung) la regolarizzazione di violazioni con la voluntary disclosure potrà, quindi, avvenire a condizioni più vantaggiose: si ricade, infatti, nella casistica dei rapporti con Stati o territori che fanno parte delle black list di cui ai DM 4 maggio 1999 e 21 novembre 2001 (il Liechtenstein viene menzionato in entrambe) e che siglano, entro il 2 marzo 2015, un apposito accordo per lo scambio di informazioni ai fini fiscali
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