Il Fisco mantiene il potere accertativo anche dopo la voluntary
La circolare 10/2015 afferma l’insostenibile natura «parziale» dell’accertamento da voluntary
L’Agenzia delle Entrate, nella circolare 10 dello scorso 13 marzo, nel fare il primo punto della situazione sulla voluntary disclosure, si sofferma su alcuni aspetti procedurali degni di nota.
In maniera più o meno velata, si conferma la tesi erariale, secondo cui l’art. 12 del DL 78/2009 è una norma procedurale: ergo, il raddoppio dei termini ivi disciplinato va applicato retroattivamente.
Relativamente ai termini di decadenza (circostanza rilevante, in quanto la domanda di voluntary deve riguardare tutti i periodi d’imposta ancora accertabili alla data di presentazione), nella circolare non vi sono chiarimenti di particolare rilievo.
Si ribadisce, in coerenza con il dato normativo, che il raddoppio dei termini ai sensi del citato art. 12 non opera se lo Stato estero ha firmato ...
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