Valide le scritture contabili in inglese
In assenza di disposizioni di legge e pronunce sul tema, per Assonime si possono redigere in lingua straniera se sussistono obiettive ragioni funzionali
Nel Caso n. 1/2015 pubblicato ieri, Assonime conclude l’analisi sulla validità civilistica della tenuta delle scritture contabili in lingua straniera, ritenendo che, nel caso in cui sussistano obiettive ragioni funzionali, quali, per esempio, la nazionalità straniera dell’imprenditore o la particolare natura dell’impresa o, ancora, l’adesione a un gruppo multinazionale e qualora la lingua utilizzata sia comunemente accettata nel mondo degli affari, come può essere per l’inglese, è possibile redigere le scritture contabili in lingua straniera.
In mancanza di specifiche indicazioni della norma e di pronunce giurisprudenziali sull’argomento, l’analisi è stata condotta, da un lato, facendo riferimento alle regole generali che disciplinano le scritture contabili ...
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