Emissione complessa per le azioni a voto plurimo
L’introduzione di una clausola statutaria che legittima la spa non quotata a ricorrere a tali azioni costituisce solo il primo passaggio operativo
Molte spa costituitesi dopo il 31 agosto 2014, e talune tra quella già iscritte al Registro delle imprese alla suddetta data che hanno provveduto ad adeguare debitamente il proprio statuto, possono emettere le nuove azioni a voto plurimo. Si ricorda, infatti, che il DL 91/2014, come convertito nella L. 116/2014, ha introdotto numerose e rilevanti novità in materia di diritto societario. Tra queste si colloca la riformulazione dell’art. 2351 comma 4 c.c., ai sensi del quale, salvo quanto previsto dalle leggi speciali, lo statuto delle spa non quotate può prevedere la creazione di azioni con diritto di voto plurimo anche per particolari argomenti o subordinato al verificarsi di particolari condizioni non meramente potestative. Ciascuna azione a voto plurimo può avere fino a un massimo di ...
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