Dal Parlamento i primi rilievi sul «nuovo» raddoppio dei termini
Occorre specificare «la sorte» della notizia di reato emersa a seguito di indagine e non su denuncia delle Entrate
La nuova versione normativa in tema di raddoppio dei termini, all’esame delle Camere per i prescritti pareri, dispone espressamente, a tutela del contribuente, che il raddoppio dei termini in presenza di un reato sia possibile a condizione che la denuncia all’autorità giudiziaria da parte dell’Amministrazione finanziaria sia inviata entro i termini ordinari dell’accertamento. Il raddoppio non opera dunque se la denuncia è presentata o trasmessa oltre la scadenza ordinaria dei termini.
Gli Uffici studi di Camera e Senato hanno peraltro già invitato il Governo a chiarire alcuni aspetti legati alla nuova disciplina in tema di raddoppio dei termini. Vero è infatti, in particolare, che non viene precisato nella novella se tale principio vale anche nel caso in cui la notizia ...
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