Senza IVA le cessioni di beni in zona o deposito franco
Tali cessioni devono però essere comunque fatturate e registrate
Le zone franche e i depositi franchi costituiscono territori/aree limitati di uno Stato membro considerati per fictio iuris al di fuori dal territorio doganale della Ue (cfr. artt. da 166 a 181 del reg. CEE 2913/92 – CDC e da 799 a 814 del reg. CEE 2454/93 – DAC), anche se appartenenti al territorio politico dell’Unione, al fine di consentire lo svolgimento di attività economiche relative alle merci.
Con riguardo a tale destinazione doganale, la normativa comunitaria ha ricondotto i molteplici istituti esistenti a livello nazionale (zona franca, deposito franco, punto franco, porto franco) alle nozioni di “zona franca” e “deposito franco” come individuate dal CDC. La normativa nazionale contenuta nel DPR n. 43/1973 (TULD) si applica laddove non in contrasto ...
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