Il deprezzamento dell’immobile non incide sul sequestro
Il valore dei beni sequestrati deve essere correlato a quello del profitto, senza che il provvedimento sconfini in finalità di tipo conservativo
Il sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente deve essere rideterminato dal giudice quando risulti eccedente il profitto del reato, anche allorché sia intervenuto il deprezzamento dell’immobile sottoposto a vincolo. La Cassazione torna a ribadire tale principio con la pronuncia n. 31963, depositata ieri, che continua un iter processuale che da tempo “rimbalza” tra i giudici di merito e i giudici di legittimità.
Il caso riguarda il ricorso proposto nell’interesse del legale rappresentante di una società che aveva subito il sequestro di un immobile e di alcuni conti bancari a lui direttamente riconducibili. La Suprema Corte (Cass. n. 5917 del 7 febbraio 2014 e n. 43599 del 20 ottobre 2014) aveva già annullato due volte con rinvio i precedenti provvedimenti ...
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