ACCEDI
Lunedì, 5 maggio 2025 - Aggiornato alle 6.00

IMPRESA

Giro di vite sull’omesso versamento delle ritenute previdenziali

Una decisione della Cassazione fa pensare che in caso di tale reato non possa mai darsi una quantificazione in termini di particolare tenuità del fatto

/ Ciro SANTORIELLO

Martedì, 20 ottobre 2015

x
STAMPA

download PDF download PDF

Con una recente decisione (Cass. n. 40350/2015), la Cassazione ha sancito la persistente permanenza dell’illecito di omesso versamento dei contributi previdenziali ed al contempo ha dato un brusco giro di vite all’orientamento che cerca di ridimensionare la rilevanza ed importanza di tale delitto.

Quanto al primo profilo, la questione è riassumibile nei seguenti termini. Allo stato, il reato di omesso versamento di ritenute previdenziali sussiste quale che sia l’ammontare che l’imprenditore non ha versato: diversamente da quanto previsto, ad esempio, per i reati in materia tributaria per i quali il legislatore indica una soglia di punibilità – ovvero un importo del tributo non versato, al di sotto del quale non sussiste il reato –, un’analoga previsione non è presente ...

CONTENUTO RISERVATO AGLI ABBONATI

ABBONANDOTI POTRAI AVERE UN ACCESSO
ILLIMITATO A TUTTI GLI ARTICOLI
ACCEDI

Non sei ancora un utente abbonato
e vuoi saperne di più?

TORNA SU