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Domenica, 8 giugno 2025

FISCO

Ravvedimento sulla dichiarazione infedele alla prova della riforma

La riforma incide su diversi aspetti, dalla competenza fiscale alla riduzione di un terzo per le violazioni «minori»

/ Alfio CISSELLO

Martedì, 17 novembre 2015

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Le violazioni non formali commesse nell’ambito della dichiarazione dei redditi e della dichiarazione IVA rientrano nell’infedeltà dichiarativa, sanzionata, nella versione attuale degli artt. 1 e 5 del DLgs. 471/97, con una sanzione dal 100% al 200% della maggiore imposta o della differenza di credito.

Come naturale, si tratta, a livello generale, di violazioni che possono essere sanate tramite ravvedimento operoso, che, dopo le modifiche della L. 190/2014, può avvenire sino a quando è notificato l’avviso di accertamento, non essendo più inibito dal controllo fiscale (ad esempio, dalla notifica di un questionario o dalla consegna di un verbale di constatazione).
Quindi, è ora possibile sanare non solo le violazioni commesse nell’ambito del modello UNICO 2015, ma pure quelle

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