Resta il contraddittorio per i controlli sostanziali
Il contraddittorio va rispettato se l’accesso è «penale» e gli atti sono trasmessi all’Agenzia delle Entrate
Le Sezioni Unite, nella sentenza n. 24823 depositata il 9 dicembre 2015, hanno sancito che l’obbligo di preventivo contraddittorio deve, in sostanza, essere “scisso” in due parti, a seconda del fatto che si tratti di tributi armonizzati o meno.
Rinviando, per le osservazioni generali sulla sentenza, a quanto già sottolineato su Eutekne.info (si veda “Contraddittorio nelle indagini a tavolino «bocciato» dalle Sezioni Unite” del 10 dicembre 2015), occorre ora approfondire l’impatto pratico della ratio decidendi che ha condotto alla decisione.
Nulla muta per i controlli sostanziali, ovvero caratterizzati da accessi e verifiche presso i locali dove si svolge l’attività del contribuente, sia essa commerciale, artigianale o professionale.
Nel momento in ...
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