Falcidia del residuo credito IVA col pagamento della quota parte all’Ue
La soluzione è proposta dal CNDCEC per permettere di transigere l’IVA nazionale pur corrispondendo all’Ue la totalità di quota di tributo dovuta
L’art. 182-ter del RD 267/42 stabilisce che, in sede di formulazione del piano di concordato preventivo (così come nel corso di trattative precedenti la definizione dell’accordo di ristrutturazione dei debiti), il ricorrente può formulare una proposta di pagamento parziale di imposte e contributi, ad eccezione delle passività per IVA e per ritenute effettuate e non versate.
Il divieto di “falcidia” dell’IVA è ritenuto particolarmente critico dal CNDCEC, che ritiene opportuno individuare un rimedio normativo rispettoso dei principi comunitari sanciti dalla Corte di Giustizia Ue. In tal senso, secondo il recente documento del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili “Il contributo del CNDCEC alla riforma della crisi d’impresa. ...
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