Nel licenziamento per giusta causa va valutato «in toto» l’elemento soggettivo
Il giudice, nel valutare la sussistenza o meno del fatto, deve indagare sia l’evento nella sua materialità, sia l’animus che lo ha ispirato
Il Tribunale del lavoro di Torino, nella sentenza n. 2715/2016, è stato chiamato a pronunciarsi sull’illegittimità di un provvedimento di licenziamento per giusta causa intimato a un lavoratore il quale, impiegato nel ruolo di assistant store manager di una grande azienda del terziario, era stato accusato di avere gravemente contravvenuto ai canoni di comportamento previsti dal CCNL Commercio.
L’azienda, nel dettaglio, aveva contestato al lavoratore di non avere eseguito, il 30 giugno 2015, la doppia timbratura (in uscita e in ingresso) durante la pausa di cui aveva fruito dalle 13 alle 15,40 e, una volta scoperto, di avere forzato il sistema informatico per regolarizzare ex post, con la causale della pausa pranzo, l’uscita stessa. I fatti erano stati accertati da un ispettore ...
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