Minoranza con potere d’interdizione «rafforzato»
Il quorum maggiorato richiesto per l’adozione di determinate delibere si estende anche alla decisione di modifica della relativa clausola statutaria
Salva l’esistenza di una inequivoca diversa volontà negoziale, una clausola statutaria che protegga la minoranza sociale, richiedendo una maggioranza rafforzata per l’adozione delle delibere aventi ad oggetto determinate materie, non può essere modificata da una maggioranza più limitata. A precisarlo è la Cassazione nella sentenza n. 4967, depositata ieri.
Esemplificando il caso di specie ai fini del presente commento, si evidenzia come lo statuto di una spa – la cui compagine azionaria era riconducibile ad un gruppo di maggioranza e ad uno di minoranza – conteneva una clausola che, per talune materie, richiedeva la maggioranza del 60%, sia in prima che in seconda convocazione, così imponendo, di fatto, l’accordo tra i gruppi medesimi. Tale clausola veniva “modificata”
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