Non è legittima l’IVA sul canone RAI
L’attività di radiodiffusione pubblica finanziata mediante un canone obbligatorio non costituisce prestazione di servizi
Non costituisce “prestazione di servizi” ai sensi della direttiva in materia di IVA l’attività di (tele)radiodiffusione pubblica finanziata con il pagamento del canone da parte dei proprietari degli apparecchi ricevitori.
L’attività svolta dalla società radiofonica, istituita per legge, che effettua il servizio pubblico, difetta del requisito di onerosità necessario per l’applicazione dell’IVA.
Il principio è stato affermato dalla Corte di Giustizia Ue, con riferimento al caso Cesky rozhlas (la radio pubblica di Praga), causa C-11/15, la cui sentenza è stata depositata ieri, 22 giugno 2016.
La questione è nota anche in Italia, con riferimento al canone RAI, e di particolare attualità considerato che nella circolare n. 29/2016 dell’Agenzia delle Entrate ...
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