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Per la qualifica di «società di comodo» conta la media triennale

Secondo la Cassazione non rileva il realizzo di ricavi effettivi superiori ai ricavi minimi per un solo periodo di imposta

/ Luisa CORSO e Gianluca ODETTO

Mercoledì, 6 luglio 2016

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Ai fini del c.d. test di operatività, al cui mancato superamento si ricollega lo status di “società di comodo” (art. 30 della L. 724/94), occorre considerare le risultanze medie dell’esercizio e dei due precedenti; non rileva, pertanto, la circostanza per cui, per un singolo periodo d’imposta, la società realizzi ricavi effettivi superiori ai ricavi minimi. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione con la pronuncia n. 13699 di ieri, 5 luglio 2016.

La sentenza ha capovolto le conclusioni alle quali era giunta la C.T. Reg. di Venezia, la quale aveva invece ritenuto lecito utilizzare, per il test di operatività, i soli ricavi relativi all’anno d’imposta oggetto di accertamento (il 2006). Solo considerando le risultanze della media triennale, influenzate dalla riduzione

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