Soci «all’asciutto» se il liquidatore cancella la società
La cancellazione in pendenza di un giudizio risarcitorio fa presumere la rinuncia all’eventuale credito
Ove la società – in pendenza di una causa per risarcimento di danni (in ipotesi) derivanti da atti illeciti commessi nei suoi confronti – si cancelli dal Registro delle imprese, si presume che abbia tacitamente rinunciato alla pretesa del relativo credito, ancora incerto ed illiquido. Con la conseguenza che in capo ai soci non si verifica alcun fenomeno successorio ed essi, quindi, non sono legittimati ad impugnare la decisione di merito che rigetta la pretesa e l’eventuale ricorso per Cassazione è inammissibile.
A precisarlo è la Cassazione nella sentenza n. 15782, depositata ieri.
Nel caso di specie, una srl, nel corso del 2009, agiva in giudizio nei confronti di una banca per ottenere il risarcimento dei danni che riteneva di aver subito quale conseguenza delle condotte illecite ...
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