La vendita degli immobili dopo l’assegnazione non ha natura abusiva
Il Fisco «sdogana» le cessioni effettuate dai soci assegnatari, non censurabili in quanto i risparmi derivano da un’agevolazione
La risoluzione n. 93 dell’Agenzia delle Entrate, pubblicata ieri, ha fatto chiarezza su una questione di importanza centrale per i soggetti che hanno fatto ricorso alle agevolazioni per gli atti di assegnazione e di cessione dei beni ai soci: l’Amministrazione finanziaria ha, infatti, espressamente confermato che la cessione di immobili effettuata dal socio successivamente all’assegnazione agevolata senza scontare imposizione (o scontando imposizione sulla sola differenza tra il corrispettivo pagato dal terzo acquirente e il valore di assegnazione) non rappresenta un’operazione abusiva.
I riflessi tra la normativa agevolativa e la disciplina del divieto dell’abuso del diritto così come disciplinato dall’art. 10-bis della L. 212/2000 erano stati tratteggiati ...
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