Nel Documento programmatico di bilancio la cancellazione dell’IRPEF agricola per un triennio
Il Ministero dell’Economia ha pubblicato oggi sul proprio sito il Documento programmatico di bilancio 2017 che è stato trasmesso alla Commissione europea. Il testo riassume il programma economico-finanziario del Governo secondo uno schema comune a tutti gli Stati membri dell’Ue che condividono l’euro.
Nel documento sono contenute, tra le altre informazioni, le valutazioni macroeconomiche e le azioni prioritarie del Governo e la manovra di finanza pubblica per il 2017 articolata per tipologia di intervento con relativo impatto finanziario (in percentuale del PIL).
Per quanto riguarda la riduzione della pressione fiscale, il comunicato stampa del MEF che accompagna la pubblicazione indica, oltre alla riduzione dell’IRES dal 27,5% al 24%, già previsto dalla legislazione vigente, la cancellazione del previsto aumento di IVA e accise. Si tratta di una misura che vale 0,9% del PIL (15,3 miliardi di euro). Inoltre viene abolita per un triennio la c.d. “IRPEF agricola”. Con questa misura i redditi dominicali e agricoli vengono esclusi dalla base imponibile IRPEF di coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali allo scopo di accelerare la ripresa dell’agricoltura di qualità.
Le misure previste per promuovere gli investimenti in grado di aumentare la competitività del sistema produttivo, invece, sono:
- la proroga del super-ammortamento del 140% sull’acquisto di beni strumentali;
- l’introduzione dell’iper-ammortamento al 250% sugli investimenti materiali e immateriali funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa e agevolazioni per gli investimenti in ricerca e sviluppo;
- conferma dei finanziamenti a sostegno degli investimenti delle piccole e medie imprese;
- rifinanziamento del Fondo di garanzia;
- nuove agevolazioni all’investimento in start up e PMI innovative e a vocazione sociale.
Inoltre, è prevista una razionalizzazione degli incentivi fiscali al rafforzamento patrimoniale, considerati non più coerenti con l’attuale livello dei tassi d’interesse e con l’introduzione dell’IRI (imposta sul reddito di impresa) viene armonizzato il trattamento fiscale delle imprese al livello delle società di capitali (24%), anche allo scopo di rafforzare la struttura patrimoniale delle PMI.
Il comunicato conferma la proroga dei termini per aderire all’operazione di regolarizzazione volontaria per i capitali non dichiarati detenuti all’estero e in Italia allo scopo di fare emergere base imponibile in via permanente. Infine, il reddito e il valore della produzione netta per le società di persone e in regime di contabilità semplificata verranno determinati per cassa anziché per competenza per semplificare le regole di tassazione delle piccole imprese. Infine, verranno introdotte alcune norme nella gestione doganale per contrastare l’elusione fiscale.
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