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La Cassazione salva la disciplina transitoria sul raddoppio dei termini

Vengono prese le distanze dalla tesi che optava per l’abrogazione implicita dell’art. 2 comma 3 del DLgs. 128/2015

/ Alfio CISSELLO

Martedì, 1 novembre 2016

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La Fondazione nazionale dei dottori commercialisti, con un documento che porta la data del 28 ottobre 2016, ha analizzato il contenuto di un’importante sentenza della Corte di Cassazione, la n. 16728 dello scorso 9 agosto.
Il tema è relativo al raddoppio dei termini di decadenza dal potere di accertamento per violazioni penali, raddoppio che, per effetto della L. 208/2015, viene meno dall’anno 2016, quindi a partire dagli accertamenti sulle dichiarazioni presentate nel 2017.

Detto raddoppio, fin dalla sua introduzione, è stato oggetto di aspre critiche, specie in merito alla possibilità di “riaprire” i termini ordinari di decadenza se la denuncia, o meglio, l’elemento penalmente rilevante emerge quando gli ordinari termini siano ormai spirati. Al quesito è stata ...

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