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LETTERE

TARI per il Comune di Milano pagabile solo tramite MAV

Giovedì, 3 novembre 2016

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Gentile Redazione,
vi scrivo per segnalarvi quanto, con mio sommo stupore, ho appreso oggi (ieri, ndr) prima dal sito istituzionale del Comune di Milano e, in seguito, da un colloquio telefonico avuto con un funzionario comunale.

Per il Comune di Milano, la TARI dovuta dai contribuenti è pagabile esclusivamente a mezzo MAV. Si veda quanto statuito nel sito del Comune al link: http://www.comune.milano.it/wps/portal/ist/it/servizi/tributi/Tributo_sui_rifiuti/TARI/Tari_informazioni+generali, cliccando poi sul tab “modalità di pagamento”. Come potete vedere il sito testualmente recita: “La TARI 2016 si paga esclusivamente con il MAV allegato all’avviso di pagamento...”.

Sbalordito nel leggere tale assurdità mi sono quindi precipitato a contattare telefonicamente il contact center comunale che mi ha ribadito come l’unica modalità di pagamento ammessa per la TARI sia appunto quella a mezzo MAV. A questo punto mi sono permesso di segnalare al funzionario che una norma di legge primaria, ovvero il comma 688 dell’art. 1 della L. 147/2013 (legge di stabilità 2014) prevede esplicitamente che il pagamento della TARI possa avvenire anche a mezzo di F24 e dunque con compensazione di eventuali crediti tributari che il contribuente dovesse vantare. Tale possibilità è anche esplicitamente confermata dall’Agenzia delle Entrate nella risoluzione n. 45 del 24 aprile 2014, istitutiva dei codici tributo dedicati.

Nello specifico caso il contribuente mio cliente, utilizzando il MAV allegato all’avviso, avrebbe dovuto anticipare al Comune di Milano una somma superiore ai 2.000 euro pur vantando una cifra ben superiore di credito nei confronti dell’Erario. È del tutto ovvio come tale anticipazione sarebbe risultata, per il mio cliente, inutilmente gravosa dal punto di vista finanziario soprattutto in un periodo di generalizzata e diffusa crisi economica come quello attuale.

Nonostante le mie rimostranze il funzionario mi ha però ribadito, pur non citando alcun riferimento normativo a supporto, come, per il Comune di Milano, l’unica modalità di pagamento possibile sia appunto quella a mezzo MAV e non sia invece possibile utilizzare il modello F24.
A nulla è valsa nemmeno la mia considerazione secondo la quale giammai un regolamento comunale può contraddire quanto esplicitamente asserito da una norma di rango superiore, ovvero una legge dello Stato.

Ancora più stupore mi suscita il fatto che sia proprio un Comune strutturato come quello di Milano ad adottare un simile comportamento palesemente contra legem e, purtroppo, in me è forte il sospetto che tale comportamento sia dettato da mere esigenze finanziarie (i tempi di trasferimento da parte dello Stato delle risorse ai Comuni sono, a volte, piuttosto lunghi...).

Vi chiedo pertanto di fare da “cassa di risonanza” in modo che le mie perplessità possano raggiungere le “alte sfere” e l’indebita prassi comunale possa essere tempestivamente corretta.


Alfonso Mariella
Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano

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