In vista la riduzione delle sanzioni per le comunicazioni trimestrali IVA
Riprende questa mattina alle 10, dopo l’interruzione dei lavori nel primo pomeriggio di ieri, l’esame del Ddl. di conversione del DL 193/2016 alle Commissioni Bilancio e Finanze della Camera. Intanto, slittano i tempi di approdo in Aula, dove l’avvio dei lavori sul provvedimento, in un primo tempo previsto per oggi, inizierà solo lunedì prossimo, con conseguente slittamento anche del termine per la presentazione degli emendamenti al Ddl. di bilancio.
Per quanto riguarda le proposte di modifica, sono rimaste sul tavolo quelle più “spinose”, ossia le misure di carattere fiscale, oltre ad alcuni nodi da sciogliere.
Sono infatti ancora attese le modifiche sul fronte della rottamazione delle cartelle. Oltre alla possibilità che anche gli enti locali che non si affidano a Equitalia per la riscossione possano farvi ricorso, sarebbero in vista l’estensione della rottamazione anche alle cartelle del 2016, l’allungamento dei tempi per il pagamento delle rate e a una nuova norma che potrebbe permettere di modificare e superare l’attuale sistema dell’aggio nell’ottica di un nuovo modello di remunerazione dell’agente della riscossione.
C’è poi attesa per il via libera al pacchetto semplificazioni, che andrebbe dalla “moratoria” di agosto per la documentazione fiscale alla sostituzione degli studi di settore con gli “indici di affidabilità”, passando per il rinnovo automatico della cedolare secca in caso di rinnovo di affitto e l’eliminazione delle tasse sulle spese di viaggio e di trasporto per i piccoli imprenditori.
Non mancano possibili cambiamenti in vista in ambito IVA, con interventi sull’art. 4 del DL 193/2016. Un emendamento prevede infatti la possibilità dello spesometro semestrale, ma solo per il primo anno, ossia il 2017, mentre un’altra proposta intende ridurre le sanzioni.
Per l’omessa o errata trasmissione dei dati delle fatture emesse e ricevute, la multa potrebbe scendere a due euro con un massimo di 1.000; per l’omessa incompleta o infedele comunicazione dei dati delle liquidazioni periodiche IVA, a un minimo di 500 e un massimo di 2.000 euro.
Il credito di imposta da 100 euro concesso dal decreto fiscale alle imprese che dovranno sostenere spese extra per “l’adeguamento tecnologico” necessario alle comunicazioni telematiche trimestrali dei dati IVA potrebbe infine essere esteso anche a chi opterà per la fatturazione elettronica tra privati, oggi facoltativa.
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