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Contenzioso tributario sotto la soglia delle 500.000 controversie pendenti nel terzo trimestre 2016

/ REDAZIONE

Martedì, 20 dicembre 2016

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Nel periodo luglio-settembre 2016 le controversie tributarie pendenti registrate sono 497.117, in diminuzione di circa il 9,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il dato è stato fornito dal Ministero dell’Economia, che con un comunicato ha oggi annunciato la pubblicazione, sul sito del Dipartimento delle Finanze, del Rapporto trimestrale sul contenzioso tributario luglio-settembre 2016. Si tratta, si legge nella nota, della conferma di un trend positivo già iniziato dal 2012. Per la prima volta la giacenza scende sotto la soglia delle 500 mila unità.

Nel terzo trimestre 2016, le controversie instaurate in entrambi i gradi di giudizio sono state 43.660, facendo registrare una lieve riduzione dei nuovi contenziosi (-0,98% pari a -432 ricorsi) rispetto allo stesso periodo del 2015. Le controversie definite sono state 52.777, con una riduzione delle decisioni del 5,61% (pari a -3.139 ricorsi) rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente.

Le nuove controversie presentate in primo grado presso le Commissioni tributarie provinciali sono risultate pari a 31.091 con un lieve calo dello 0,94%. I ricorsi definiti, pari a 42.476, evidenziano una riduzione del 6,75% rispetto all’analogo periodo del 2015.
Gli appelli pervenuti alle Commissioni tributarie regionali, invece, nel periodo luglio-settembre 2016 sono state pari a 12.569, registrando nel complesso un calo dell’1,09%. Il numero degli appelli definiti, pari a 10.301, è sostanzialmente immutato rispetto al volume prodotto nello stesso periodo del 2015 (-0,60%).

Il volume complessivo delle nuove controversie complessivamente instaurate dall’inizio dell’anno mostra una riduzione rispetto al periodo gennaio-settembre del 2015 dell’8,33%; le definizioni diminuiscono del 3,23%.

Per quanto riguarda gli esiti delle controversie, per le Provinciali la quota di giudizi completamente favorevoli all’Ente impositore è stata di circa il 45%, per un valore complessivo di 1.743,74 milioni di euro; la quota dei giudizi completamente favorevoli al contribuente è stata di circa il 31%, per un valore di 917,90 milioni di euro. La percentuale delle controversie concluse con giudizi intermedi è stata di circa il 12%, per un valore complessivo di 712,61 milioni di euro.

Per le Regionali, invece, la quota di giudizi completamente favorevoli all’Ente impositore è stata di circa il 45%, per un valore complessivo di 679,44 milioni di euro; la quota dei giudizi completamente favorevoli al contribuente è stata di circa il 36%, per un valore complessivo di 569,15 milioni di euro. Le controversie concluse con giudizi intermedi rappresentano circa il 9%, per un valore complessivo di 197,71 milioni di euro.

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