Lo Stato può opporsi entro certi limiti ai licenziamenti collettivi
Per la Corte di Giustizia non può però ostacolare la libertà di stabilimento posta a garanzia della mobilità delle imprese nella Ue
Con la sentenza di ieri, 21 dicembre 2016, relativa alla causa C-201/15, la Corte di Giustizia Ue è intervenuta con riferimento alle disposizioni contenute nella Direttiva 98/59/CE in materia di licenziamenti collettivi affermando che tale direttiva non osta, in linea di principio, ad una normativa nazionale che conferisce ad un’autorità pubblica il potere di impedire licenziamenti collettivi.
Tuttavia, tale normativa non può costituire un ostacolo all’esercizio della libertà di “stabilimento” prevista dall’art. 49 del Trattato di funzionamento dell’Unione europea (TFUE), posta a garanzia della mobilità delle imprese nella Ue.
Il caso di specie riguarda un’azienda greca produttrice di cemento, il cui principale azionista è una multinazionale francese, ...
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