Limiti alle sanzioni per l’utilizzo di crediti fiscali inesistenti
Il credito recuperato e sanzionato per indebita detrazione e infedele dichiarazione esclude l’ulteriore sanzione da indebita compensazione
Con risoluzione n. 36/2018, pubblicata ieri, l’Agenzia delle Entrate esclude l’applicazione delle sanzioni da indebita compensazione per il credito IVA inesistente utilizzato in F24 laddove siano già state scontate le sanzioni per illegittima detrazione e dichiarazione infedele e il credito sia stato recuperato in sede accertativa.
La nozione di “credito inesistente”, per espressa previsione dell’art. 13 comma 5 del DLgs. 471/97, consiste nel credito al quale manca, in tutto o in parte, il presupposto costitutivo e la cui inesistenza non sia riscontrabile mediante controlli di tipo formale o automatizzato di cui agli artt. 36-bis e 36-ter del DPR 600/73 e all’art. 54-bis del DPR 633/72.
Tale definizione consente, tra l’altro, di tenere conto della molteplicità
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