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FISCO

Fatture soggettivamente inesistenti da provare in concreto

Se la reale operazione tra i soggetti è diversa da quella dichiarata, le fatture saranno «giuridicamente» inesistenti

/ Maria Francesca ARTUSI

Sabato, 19 maggio 2018

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L’art. 2 del DLgs. 74/2000, come modificato dal DLgs. 158/2015, punisce, con la reclusione da un anno e sei mesi a sei anni chiunque, al fine di evadere le imposte sui redditi o sul valore aggiunto, avvalendosi di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, indica in una delle dichiarazioni relative a dette imposte elementi passivi fittizi.
Si tratta del più grave tra i delitti dichiarativi, dal momento che tende a colpire la dichiarazione che non soltanto non è veridica, ma risulta altresì insidiosa, in quanto supportata da un impianto contabile o più genericamente documentale atto a sviare o a ostacolare la successiva attività di accertamento dell’Amministrazione finanziaria o comunque ad avvalorare artificiosamente l’inveritiera prospettazione di dati.

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