Automatismo non così scontato tra esterovestizione e omessa dichiarazione
Salvo i casi di manifesto comportamento ingannatorio, l’esterovestizione dovrebbe restare circoscritta all’area amministrativa quale illecito tributario
Rappresenta una consolidata prassi degli organi verificatori, in presenza di verbali che contestino la c.d. “esterovestizione”, procedere con un’attribuzione “forzata” di una partita IVA italiana, a cui segue, per l’ovvio superamento dei limiti (50.000 euro per ogni singola imposta), una denuncia alla Procura della Repubblica per il reato di omessa dichiarazione ex art. 5 del DLgs. 74/2000.
Si cercherà invece di evidenziare come questo automatismo penale non sia così scontato e anzi, in mancanza di determinati elementi di base, manchi proprio il presupposto del dolo, che, al contrario, caratterizza in modo chiaro la fattispecie di cui al citato art. 5.
Con questa premessa sarebbe allora forse più opportuno dire che l’esterovestizione è, di regola, illecito ...
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